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Perché un impianto fotovoltaico da solo non basta
Molti pensano che installando un impianto fotovoltaico con accumulo sia possibile alimentare completamente un impianto di riscaldamento elettrico. In realtà, per le abitazioni private, la produzione media di un impianto residenziale tradizionale è spesso compresa tra 6 e 9 kWh, quantità che corrisponde ai picchi di irraggiamento nelle stagioni più calde e durante le ore di sole.
Nei mesi invernali e durante le ore notturne, anche con sistemi di accumulo, l’energia prodotta risulta inferiore al fabbisogno necessario. Ad esempio, per una villetta di circa 150 m², sarebbero richiesti 10-15 kWh nominali solo per coprire il riscaldamento elettrico, in base al grado di isolamento dell’abitazione.
In pratica, un impianto fotovoltaico domestico contribuisce a ridurre il consumo dalla rete, ma non può sostituirla completamente nei periodi più freddi.
Come integrare il riscaldamento elettrico con l’energia solare
L’energia autoprodotta rappresenta un vero “tesoretto” da sfruttare per ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza energetica. Una soluzione pratica consiste nell’integrare radiatori elettrici a basso consumo che possano utilizzare questo surplus senza comportare costi aggiuntivi significativi.
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Riscaldamento puntuale nei locali meno isolati
In alcune situazioni, come bagni poco isolati o stanze secondarie, l’energia fotovoltaica in eccesso può essere utilizzata per alimentare radiatori elettrici di piccola potenza, offrendo un comfort immediato e mirato.
Questa strategia consente di utilizzare al meglio l’energia autoprodotta evitando la reimmissione in rete, oggi poco remunerativa, e garantisce un riscaldamento efficace anche in locali problematici.
Consigli pratici per ottimizzare l’autoproduzione
1. Sfrutta le ore di picco solare: programma il riscaldamento elettrico nelle fasce di maggiore produzione per massimizzare l’autoconsumo.
2. Integra sistemi con accumulo: anche una piccola batteria consente di stoccare energia in eccesso da utilizzare durante la notte o in giornate nuvolose.
3. Valuta il comfort puntuale: utilizzare radiatori elettrici in locali specifici riduce il fabbisogno globale di energia, ottimizzando l’autoproduzione.
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